Mediobanca torna «il perno del sistema»

L'Avvenire

I soci varano il ritorno al cda unico Geronzi: "Aiuteremo la ripresa del Paese"

La crisi globale pesa sugli utili trimestrali di Mediobanca e forse comporterà un ritocco ai dividendi. L'istituto di Piazzetta Cuccia afferma però di esser solido e si dice pronto a svolgere la propria parte nel difficile quadro congiunturale aiutando la ripresa, economica ((Mediobanca- dice il presidente, Cesare Geronzi - è il perno del sistema italiano, vocata a sostenere l'attività produttiva del Paese». Piazzetta Cuccia si lancia insomma in quel ruolo di sistema delle origini, proprio nel giorno in cui l'assemblea vara l'abbandono della governance a doppio vertice e il ritorno al sistema tradizionale. Mentre il nuovo assetto si compie con l'ingresso in cda di Marina Berlusconi e la nomina di Marco Tronchetti Provera da vicepresidenza «In un contesto come questo- dice Geronzi - questa banca ha una posizione importante, dovremo sostenere la ripresa economica del Paese insieme alle altre grandi banche». Quanto alla restaurazione della vecchia governance, «è un fatto di responsabilità che ci conduce a un governo migliore - dice il banchiere dei Castelli romani - Non è una diatriba personale, è una questione di funzionalità e di attribuzione di responsabilità relative». E sul nuovo statuto, nato dopo lo scontro con l'ad Alberto Nagel, «siamo persone intelligenti abbiamo discusso non sul ritorno al tradizionale, l'ingresso dei manager in cda «è un vanto per noi». "Abbiamo mantenuto ciò che di buono c'era nel dualistico".
L'istituto di Piazzetta Cuccia ha concluso il semestre a fine settembre, il primo dell'esercizio 2008/2009, con un utile in calo del 20% a 310 milioni di euro e ricavi complessivi per 594 milioni; ridotti del 13% a causa del dimezzato apporto delle partecipazioni consolidate a patrimonio netto. "Anche alla prova di un inizio di crisi seria il business si è confermato solido -ha spiegato Nagel- è stato un trimestre difficile per tutte le banche. Per il sistema ha significato perdite rilevanti e svalutazione di attivi. E quindi importante avere basi di partenza solide. Siamo liquidi per 11 miliardi ed è un fatto importante per fronteggiare eventi non prevedibili fino a poche settimane fa. Alla luce dell'attuale crisi, ha spiegato poi Nagel, sarebbe di "buon senso" modulare nel 2008-2009 la politica dei dividendi, visto che e decisione di mantenere inalterata al cedola era stata resa con "dei ragionamenti sulla base di un anno molto positivo".
Nel nuovo consiglio di amministrazione di Mediobanca a 23 componenti, eletto ieri dall'assemblea, entrano i cinque manager del veccho consiglio di gestione, guidati da Nagel. Oltre all presidente Fininvest esordisce anche il direttore generale di Fondazione Mps (socia-con l'1,9%) Marco Parlangeli.