Piazza Affari ricorda Cuccia a cento anni dalla nascita
Il Piccolo
Amarcord del «salotto buono» della finanza milanese per ricordare Enrico Cuccia nel centenario dalla nascita e in occasione della presentazione del volume che raccoglie le relazioni di bilancio di Mediobanca
Amarcord del «salotto buono» della finanza milanese per ricordare Enrico Cuccia nel centenario dalla nascita e in occasione della presentazione del volume che raccoglie le relazioni di bilancio di Mediobanca, scritte personalmente dal banchiere nei 36 anni in cui fu amministratore delegato e direttore generale. Un legame indissolubile quello tra il banchiere e la sua creatura, che Mediobanca consacrerà anche trasformando lo studio che fu di Cuccia per oltre cinquant'anni in una biblioteca con la collezione affidatale dagli eredi di Ariberto Mignoli, storico presidente del patto.
L'istituto ha voluto ricordare Cuccia «da un lato con semplicità e sobrietà, dall'altro, pensiamo, con efficacia, riproponendo le trentasei relazioni di accompagnamento al bilancio Mediobanca» scritte da lui tra il 1947 e il 1982, ha spiegato il presidente del consiglio di sorveglianza Cesare Geronzi. Una raccolta, dove emerge come «indiscussa protagonista» l'impresa italiana, secondo il presidente del consiglio di gestione Renato Pagliaro e nella quale si «riflette soprattutto la storia imprenditoriale del Paese».
Intervenendo con un ricordo personale di Cuccia, il presidente di Italcementi Giampiero Pesenti ha raccontato il primo incontro negli anni Sessanta con il banchiere, in occasione di un prestito per la Lancia, allora in difficoltà e sotto il contrallo azionario della stessa famiglia Pesenti.Tra il pubblico della suggestiva sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano erano presentí tra gli altri anche il neo presidente Telecom e già presidente Mediobanca, Gabriele Galateri di Genola.
L'istituto ha voluto ricordare Cuccia «da un lato con semplicità e sobrietà, dall'altro, pensiamo, con efficacia, riproponendo le trentasei relazioni di accompagnamento al bilancio Mediobanca» scritte da lui tra il 1947 e il 1982, ha spiegato il presidente del consiglio di sorveglianza Cesare Geronzi. Una raccolta, dove emerge come «indiscussa protagonista» l'impresa italiana, secondo il presidente del consiglio di gestione Renato Pagliaro e nella quale si «riflette soprattutto la storia imprenditoriale del Paese».
Intervenendo con un ricordo personale di Cuccia, il presidente di Italcementi Giampiero Pesenti ha raccontato il primo incontro negli anni Sessanta con il banchiere, in occasione di un prestito per la Lancia, allora in difficoltà e sotto il contrallo azionario della stessa famiglia Pesenti.Tra il pubblico della suggestiva sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano erano presentí tra gli altri anche il neo presidente Telecom e già presidente Mediobanca, Gabriele Galateri di Genola.