Mediobanca incorona Geronzi

L'Avvenire

Mediobanca inaugura la nuova era della governance duale e incoronando presidente del Consiglio di Sorverglianza - il "tavolo" dei grandi azionisti - il più romano dei banchieri, Cesare Geronzi

Mediobanca inaugura la nuova era della governance duale e incoronando presidente del Consiglio di Sorverglianza - il "tavolo" dei grandi azionisti - il più romano dei banchieri, Cesare Geronzi. "Sarà una nuova banca nella scia della tradizione" - sono le prime parole di Geronzi al termine dell'assemblea che lo ha appena eletto. "Ora siamo pronti per la nuova sfida: crescità, stabilità e amicizia con tutti". Un messaggio dai toni distensivi - dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra l'ad di Unicredit, Alessandro Profumo, e quello di Intesa SanPaolo, Corrado Passera - con l'esplicito riferimento alla necessità di "trovare equilibrio".
Nel Consiglio di Sorveglianza avranno un posto anche i capofila delle liste presentate dal fondo Amber - casa madre alla Cayman Islands e già rappresentate degli azionisti di minoranza in Telecom - e da Luigi Zunino, rispettivamente Francesco Denozza e lo stesso Zunino. Per la lista presentata dall'immobiliarista hanno votato, oltre che il 3.78% in mano allo stesso numero uno di Risanamento, anche i fondi di investimento che fanno riferimento a Intesa SanPaolo. La lista di Amber Capital ha raccolto invece il sostegno degli altri fondi per 50 milioni di azioni, pari al 6,1% del capitale. Al listone proposto da Unicredit e Italcementi per il patto di sindacato è arrivato invece il sostegno di Fininvest, presente in assemblea con circa l'1% del capitale.
L'assemblea di Piazzetta Cuccia, prima di nominare in sede ordinaria il nuovo consiglio, aveva approvato nella parte straordinaria l'adozione del nuovo statuto sociale basato sul "modello dualistico" e la facoltà di attribuire al Consiglio di Gestione, con l'approvazione di volta in volta del Consiglio di Sorveglianza, la facoltà di aumentare a pagamento gratuito il capitale sociale per un massimo di 100 milioni di euro  nominali e di emettere obbligazione convertibili in azioni ordinarie o "warrant" per un importo massimo di 2 miliardi.
Via libero anche alla proposta di attribuire facoltà al Consiglio di Gestione di aumentare il capitale sociale a pagamento per 40 milioni di euro nominali massimi, da riservare alla sottoscrizione di investitori professionali italiani e esteri, con esclusione del diritto di opzione.
Ancora da risolvere, invece, la questione del presidente dell'altro consiglio, quello di Gestione, che secondo il modello duale riunisce intorno ad un secondo tavolo i manager, gli operativi. Le voci danno per probabile la sostituzione di Gabriele Galateri di Genola, mentre ci sarebbero due promozioni in vista per Alberto Nagel (a consigliere delegato) e per Renato Pagliaro a direttore generale. Galateri è infatti tra i candidati alla presidenza Telecom, una delle partite più importanti sui cui Mediobanca è impegnata. Per il momento, su questo punto, il neo presidente Cesare Geronzi non ha voluto rilasciare delle dichiarazioni: "Non posso dire nulla - ha tagliato corto - è il Consiglio di Sorveglianza che è convocato per lunedì prossimo, che prenderà le decisioni".