Doppia poltrona per Cesare Geronzi

La Sicilia

Mediobanca. Il banchiere nominato presidente del Consiglio di sorveglianza e del Patto di sindacato

MILANO - Dalla finanza romana, di cui è stato per decenni indiscusso protagonista, alla poltrona che fu di Enrico Cuccia. Cesare Geronzi, indicato ieri dal Patto alla presidenza del Consiglio di sorveglianza di Mediobanca, corona la sua ascesa personale nel cuore della finanza italiana. Dopo l'avvio del processo di fusione fra Capitalia e Unicredit, che lo ha visto in cabina di regia insieme ad Alessandro Profumo, si chiude il cerchio con il riassetto della governance in Piazzetta Cuccia. Il banchiere guiderà non solo il consiglio di sorveglianza, ma presiederà anche il patto di sindacato dopo che Piergaetano Marchetti ha deciso di lasciare a sorpresa l'incarico, per dedicarsi a Rcs, di cui è presidente. Il banchiere romano è stato designato all'unanimità dall'assemblea del patto di sindacato a capo della lista di 21 candidati per il nuovo supervisory board, dove ha rinunciato a entrare l'ad di Unicredit, Alessandro Profumo. Piazza Cordusio sarà rappresentata dal proprio socio e consigliere Roberto Bertazzoni, nome nuovo per Piazzetta Cuccia, che si affianca a quelli del presidente di Unicredit, Dieter Rampl e del vicepresidente Fabrizio Palenzona che già sedevano nel cda di Mediobanca. Esce poi Berardino Libonati, designato alla vicepresidenza della nuova Unicredit al posto di Geronzi, mentre fra i soci industriali escono, secondo le attese, Gianluigi Gabetti e Roberto Colaninno e arriva, quale new entry, Pietro Ferrero, il cui gruppo detiene lo 0,67% di Piazzetta Cuccia. Confermati i tre sindaci attuali quali soggetti che devono essere iscritti nell'albo dei revisori, cui si affiancano i nominativi con le stesse caratteristiche di Gabriele Villa e Paolo Sfameni. Due di loro lasceranno l'incarico per far posto ai due eventuali candidati di azionisti di minoranza, che hanno tempo fino a domenica per presentare proprie liste. Tolti il presidente designato Geronzi e i tre revisori i 17 soggetti indicati sono quindi indicati in sei dalle banche, sette dagli industriali e quattro dai soci francesi. Il consiglio con la nuova composizione è solo una delle modifiche del patto approvate ieri. L'accordo parasociale, che entra in vigore il primo luglio e scade a fine dicembre 2009, avrà poi durata breve, di due anni. Quanto a Marchetti, ha deciso di lasciare la presidenza del patto «volendosi dedicare esclusivamente all'impegno di garantire autonomia, equilibrio, sviluppo e autorevolezza di Rcs», si legge nella nota diffusa in serata.