Cirio, concluso l'interrogatorio di Geronzi. L'avvocato Calvi: «Non ha poteri decisionali»

Libero

Si è concluso dopo me ore e mezza l'interrogatorio di Cesare Geronzi che lo vede indagato nell'ambito dell'inchiesta Cirio per concorso in bancarotta referenziale, distrazione e truffa.

Si è concluso dopo me ore e mezza l'interrogatorio di Cesare Geronzi che lo vede indagato nell'ambito dell'inchiesta Cirio per concorso in bancarotta referenziale, distrazione e truffa. Nel corso dell'interrogatorio si  è parlato in particolare dei bond e dei problemi a questi legati. Secondo quanto riferito da uno dei legali, Guido Calvi, davanti ai magistrati - Achille Toro, Tiana Cugini, Rodolfo Sabelli  e Gustavo e De Marinis - la difesa si è basata sul fatto che  "Geronzi non avrebbe avuto poteri decisionali".
«Il presidente ha dato risposte esaurienti ai quesiti posti. Il clima di serenità ha consentito atutti una più avanzata comprensione dei fatti» ha spiegato Calvi. «Abbiamo insistito sul fatto che nel complesso il sistema creditizio e in grosse banche come Capitalia ci sono una serie di strutture con autonomia decisionale e intrecci di controlli fini per evitare errori. Nessuno, in una banca di queste dimensioni, ha poteri decisionali. Geronzi, secondo lo statuto, ha poteri non operativi. Quindi nessuna decisione puo essere assunta dal presidente». Per quanto riguarda i bond, Calvi ha precisato che «Capitalia ha partecipato solo all'emissione dei primi due, e sui bond, non ha recuperato i suoi crediti.