Le banche confermano gli aiuti. Geronzi: rilanceremo l'azienda

Giornale di Sicilia

Il presidente di Capitalia: l'indebitamento sta rientrando

Il sistema bancario fa fronte comune a fianco della famiglia Agnelli per la ripresa del gruppo Fiat. È il Presidente di Capitalia Geronzi a chiedere un minuto di silenzio, seguito da un grande applauso, per commemmorare l'avvocato.
Fazio lancia poi un segnale: «Il rilancio di importanti gruppi industriali è indispensabile per evitare l'arretramento della nostra economia», dice senza mai nominare il Lingotto.
Cesare Geronzi a margine del convegno dà rassicurazioni. «Il sistema bancario è fortemente impegnato a fianco della famiglia e del management per realizzare la condizione di una ripresa della Fiat e del suo ruolo cardine all'interno nel sistema industriale del nostro Paese. Noi pensiamo di poter assistere con successo a questo progetto».
Geronzi, che nel pomeriggio di ieri è partito insieme al Governatore Fazio per Torino, per rendere omaggio alla salma dell'Avvocato, ha comunque glissato sulla ventilata ricapitalizzazione dell'industria torinese. «Non si conosce ancora l'ammontare della ricapitalizzazione - ha risposto ai giornalisti che lo interpellavano sull'argomento - e la cifra di cinque miliardi di cui si parla da giorni è del tutto aleatoria visto che allo stato attuale la famiglia e soprattutto il management, è impegnato a definire la struttura dell'azienda Fiat. Quando le banche saranno chiamate a valutare il progetto, quello sarà il momento per chiedere il nostro parere».
Per il Governatore della Sicilia Totò Cuffaro la scomparsa del presidente onorario della Fiat Agnelli, non farà venir meno gli impegni presi dall'azienda per lo stabilimento di Termini Imerese. «Abbiamo fatto un accordo con Barberis che Fiat sta mantenendo e a maggior ragione ora manterrà visto che era anche la volontà dell'Avvocato - ha detto Cuffaro - inoltre lo stabilimento di Termini
ricomincerà a funzionare per cinque settimane e poi si tornerà a lavorare a settembre a parte 200 persone in mobilità concordata. Se gli impegni presi saranno mantenuti - conclude Cuffaro - la Regione siciliana farà la sua parte con la costruzione delle infrastrutture».