Ispezione finita Capitalia mette le ali pensando a patto e nozze

Finanza e Mercati

Il controllo di Bankitalia sul gruppo teneva congelate possibili aggregazioni. Il mercato torna a scommette su un riassetto azionario

La chiusura dell'ispezione di Banca d'Italia mette il turbo a Capitalia, che ha chiuso la seduta a 1,59 euro in rialzo del 7,2 per cento. La seduta è stata molto vivace: sono stati scambiati quasi 36 milioni di pezzi ed è passato di mano 11,6% del capitale. Sulla scia della controllante, anche i titoli di Finecogroup hanno fatto un balzo del 4,33% a 0,47 euro. Qualcuno ha «visto» tra i compratori la Deutsche Bank, ma non si è avuto riscontro. Le azioni dell'istituto romano hanno beneficiato dell'«effetto liberazione» per la fine dell'ispezione di vigilanza, durata quasi un anno. Seguirà una fase di redazione della relazione che, secondo fonti vicine a Via Nazionale, solitamente dura circa 60 giorni Le conclusioni degli ispettori dovrebbero arrivare a settembre, periodo in cui forse saranno sciolti molti dei nodi che rimangono sul futuro della banca.
Solitamente le procedure di controllo messe in atto da Bankitalia bloccano le operazioni straordinarie e ieri - quando si è avuta notizia del termine del lavoro degli 007 del governatore Fazio - le aspettative speculative degli operatori hanno preso il largo su un ritomo delle ipotesi di nozze già circolate con Popolare di Lodi, Unicredito o altri grandi istituti.
Tanto più che l'istituto capitolino è in fase di rinnovo del patto di sindacato, scaduto a dicembre. Un'operazione alle quale sta lavorando da tempo il  presidente Cesare Geronzi e che attende il distacco dal capitale da parte della Fondazione Cassa di risparmio di Roma presieduta da Emmanuele Emanuele. L'ente ha fatto sapere di voler cedere il 5% del suo 10% e finora avrebbe collocato solo un 2 per cento. Da settimane si inseguono ipotesi sui nuovi possibili azionisti che vanno da Marco Tronchetti Provera, a Salvatore Ligresti, fino a Giampiero Pesenti. Intanto, ieri, Capitalia ha dato il via al prestito obbligazionario da 500 milioni, a tasso variabile (Euribor +25 centesimi) e durata triennale. L'emissione offre un rendimento di 27 punti base sopra il tasso interbancario a
tre mesi e inaugura un programma Emtn (Euro medium term note) siglato a inizio maggio per un totale di 12 miliardi. Il programma ha ricevuto il rating BBB - per l'emissione principale e di tripla B - per le altre categoria. Secondo l'agenzia «il rating riflette rimportanza all'interno del sistema bancario domestico e il processo di ristrutturazione avviato», ma tiene conto della permanenza di crediti a rischio e la previsione che i miglioramenti di redditività saranno graduali. Forse anche per questo, considerando l'elevata sottovalutazione del titolo rispetto alla media di settore, gli operatori cominciano ad accumulare posizioni in Capitalia.