Geronzi cede la Mediterranea

NAZIONE - Carlino - GIORNO

Banca Roma cede la Nuova Banca Mediterranea e spalanca le porte a Matteo Arpe

MILANO — Banca di Roma cede la Nuova Banca Mediterranea e spalanca le porte a Matteo Arpe, da ottobre nuovo capo della finanza del Gruppo e amministratore delegato del Mediocredito Centrale. Due mosse formalizzate ieri dal comitato esecutivo dell'istituto capitolino e che segnano l'avvio di un complesso piano di riordino avviato dal presidente CesareGeronzi.
In vista di qualche fidanzamento importante. Il progetto sarà quello più volte smentito delle nozze con il San Paolo, con la sponsorizzazione degli Agnelli azionisti importanti di entrambi gli istituti? O la strada sarà quella annunciata dall'ad Giorgio Brambilla che ha indicato l'acquisizione di una banca retail al nord? (la principale indiziata è la Banca Antonveneta ). Intanto si parte con la vendita della Banca Mediterranea, ceduta alla Popolare di Bari per 550 miliardi. Geronzi ha spuntato un ottimo prezzo, pari a cinque volte il valore di libro della Banca Mediterranea, acquisita nel 1994. Il risultato della cessione si somma alla plusvalenza d'oro realizzata da Geronzi con l'affare Pirelli-Olivetti. Il Mediocredito centrale, investment bank del gruppo, controlla infatti il 2,2% di Hopa a cui fa capo Bell.
Così l'ingresso di Tronchetti Provera in Olivetti ha fruttato a Banca di Roma 430 miliardi. In tutto un migliaio di miliardi che non risolvono i fardelli storici e strutturali dell'istituto romano ma potrebbero dare il segno di una ripresa. La Banca di Roma resta il grande malato del sistema bancario italiano, con un ree (ritorno sul patrimonio netto) di appena il 4% (le banche migliori superano il 15% ) e sofferenze che sfiorano il 9% degli impieghi. Non a caso il titolo ha toccato il 23 luglio il suo minimo dell'anno a 3,21 euro (ieri ha chiuso a 3,47, pressoché invariata) perdendo quasi la metà del suo valore negli ultimi quindici  mesi.
Nella terapia d'urto avviata da Geronzi c'è anche il rafforzamento del management, dopo 1'uscita dell'amministratore delegato Carlo Salvatori. Ora fa il suo ingresso un enfant prodige della finanza milanese, Matteo Arpe, 36 anni, già a Mediobanca dove è stato direttore centrale per la finanza. Arpe aveva lasciato Mediobanca dopo aver organizzato la maxi Opa di Colaninno su Telecom e da un anno è membro del comitato esecutivo europeo della banca americana Lehman Brothers. Arpe sarà a capo della progettata nuova holding e del Mediocredito Centrale, che diventerà la merchant bank di Banca di Roma nella quale confluiranno le partecipazioni strategiche del gruppo.