Via alla nuova governance: cambio in tempi brevi per fare fronte alla crisi

Il Messaggero

In Mediobanca i vertici sono stati "uniti e compatti" sul cambio della governance "non ci sono state beghe personali" e i cambiamenti sono stati decisi in tempi brevi a fronte di problemi incombenti: in prima fila «la crisi di sistema"

ROMA - In Mediobanca i vertici sono stati "uniti e compatti" sul cambio della governance "non ci sono state beghe personali" e i cambiamenti sono stati decisi in tempi brevi a fronte di problemi incombenti: in prima fila «la crisi di sistema". Così Cesare Geronzi nel corso dell'assemblea che ha approvato lo statuto del ritorno alla governance col cda, ha commentato il contesto nel quale è avvenuto l'abbandono del sistema duale. Alla votazione, passata con una larga maggioranza, è uscito il rappresentante dei fondi comuni (1.4%): Davide Trevisan e dei fondi esteri Angelo Cardarelli (0.5%). Del consiglio fanno parte tra gli altri Marina Berlusconi, presidente della Fininvest e Marco Parlangeli, provveditore (direttore generale) della fondazione Mps che ha presentato la lista di minoranza.
Al termine dell'assemblea, si è riunito il nuovo board che ha eletto Dieter Rampl e Marco Tronchetti Provera vicepresidenti. Alberto Nagel è stato nominato amministratore delegato e Renato Pagliaro direttore generale. Il cda ha anche  indicato il comitato esecutivo: Geronzi, Nagel, Pagliaro, Maurizio Cereda, Massimo Di Carlo, Francesco Saverio Vinci, Vincent Bollorè, Angelo Caso e Eric Strulz.
Alla prima riunione l'esecutivo eleggerà suo vicepresidente Pagliaro. La prossima riunionc del board è in calendario per dicembre ma quasi sicuramente la seduta potrebbe essere anticipata a novembre per deliberare alcune delibere urgenti. Il comitato nomine è formato da Geronzi, Rampl, Tronchetti Provera, Nagel, Pagliaro e Bollorè integrato per le sole competenze consultive, quindi le nomine interne al gruppo, dall'indipendente Roberto Bertazzoili. Come richiesto da Banca d'Italia. Il comitato remunerazioni vede Geronzi, Tarak Ben Ammar, Bertazzoni, Bolloré, Casò, Carlo Pesenti e Jonella Ligresti. Infine del comitato controllo interno fanno parte Casò (presidente), Ben Ammar e Bertazzoni.